Tu che leggi questo articolo
Ottobre 27, 2010 in Medley da Meno Pelnaso
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei in compagnia del tuo avvocato.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei in una stanza davanti ad una telecamera.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non stai facendo un disperato appello alla televisione.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei in pena perché tua figlia è sparita.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei inconsapevolmente ospite nella casa del presunto aguzzino di tua figlia.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei l’involontaria star di una trasmissione televisiva in prima serata che, cercando di dare un servizio, consente però a molti di spiare i dolori altrui attraverso un buco della serratura mediatico.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei una madre distrutta dal dolore perché vieni a sapere in diretta televisiva che forse il cadavere ritrovato in condizioni umilianti è quello di sua figlia morta.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei rimasto indifferente all’affermazioni che “… è stata una sfortunata coincidenza della “diretta” …”.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei travolto dalla meccanica dei media, che volontariamente o involontariamente tendono a dimenticare che sei un fragile essere umano.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non accetti che estranei approfittino della tua momentanea debolezza per rovistare nei meandri più nascosti e privati della tua vita.
Tu che leggi questo articolo forse non sei neppure alla frenetica ricerca di gossip e scandali per stimolare una vita grigia ed inutile.
Tu che leggi questo articolo probabilmente non sei l’oggetto della morbosa curiosità del tuo prossimo … … per ora!
… e allora …
Tu che leggi questo articolo cosa pensi tutte le volte che qualche sedicente professionista, o semplicemente qualche “ben informato” con poca fantasia, cavalcando l’onda, ripetendo notizie trite e ritrite, credendo di fare così “giornalismo d’inchiesta” e farsi pubblicità a buon mercato, ripropone ossessivamente la storia dell’omicidio di una ragazzina e della sua disgraziata famiglia?
Cordiali saluti
Meno Pelnaso
di Meno Pelnaso