Tudor regala un sorriso alla Juve
Marzo 13, 2003 in Sport da Giovanni Rolle
La Juventus batte il Deportivo e ipoteca la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, a meno di un’improbabile sconfitta per 5-0 nell’ultimo turno a Basilea.
Prima della partita i tifosi della curva Nord espongono uno striscione di bentornato per il portiere del Deportivo Francisco Molina, seduto in panchina,
L’inizio è tutto per gli uomini di Iruereta; i galiziani prendono possesso del centrocampo e per due volte la porta di Buffon è messa in pericolo nel primo quarto d’ora. Il primo tentativo è di Fran, che obbliga il portiere bianconero a salvarsi in angolo, quindi Majaay si rende protagonista di un’irresistibile serpentina saltando come birilli Tacchinardi e Montero prima di concludere di poco a lato. I fischi del pubblico scuotono gli uomini di Lippi, che prima sfiorano il gol con Di Vaio, contrastato da un ottimo intervento di Juanmi, che vola a deviare in angolo, e al 12’ passano con un gol di Ferrara, che incorna il traversone dalla bandierina di Camoranesi. Pochi minuti dopo il trentaseienne difensore per poco non concede il bis sempre sugli sviluppi di un corner. Ferrara trova il modo di segnalarsi anche nel suo normale ruolo di difensore, quando al 20’ interviene con un provvidenziale anticipo a sventare la conclusione di Tristàn servito da un assist di Makaay. Superato un comprensibile sbandamento dopo il gol juventino, gli spagnoli ricominciano a tessere le loro trame. Il Deportivo gioca molto bene la palla con rapidi movimenti dei centrocampisti ma di dimostra assai meno efficace nella fase di contenimento e di filtro. Un brivido corre sulle schiene del pubblico del Delle Alpi quando Makaay, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta a tu per tu con Buffon, il quale scatena gli applausi dei tifosi bianconeri uscendo con tempismo a chiudere lo specchio della porta all’attaccante olandese. Makaay si fa perdonare l’errore mi mira al 34’, quando il Deportivo raggiunge il pareggio con Tristan, in gol proprio su assist dell’olandese. L’azione del pareggio spagnolo è però scaturita da una presunta irregolarità ai danni di Tacchinardi, non ravvisata dall’arbitro svedese Frisk, il quale interpreta la gara secondo i canoni tipicamente nordici, assai più tolleranti nei confronti del gioco maschio rispetto ai parametri italiani. Il Deportivo costruisce un’altra azione da gol con un’azione Tristàn-Scaloni-Makaay, conclusa con un tiro di poco alto dell’attaccante olandese.
Nel secondo tempo la Juve si presenta in campo con due cambi: dentro Zalayeta al posto di Di Vaio ed entra anche Pessotto al posto di Camoranesi, con conseguente spostamento di Zambrotta all’ala destra in luogo dell’argentino. Ma è il Deportivo a passare in vantaggio con uno straordinario gol di Makaay che gela il Delle Alpi; esulta solo lo sparuto gruppo di tifosi spagnoli al seguito della squadra di Irureta. La Juve dimostra di essere in difficoltà di fronte alla ragnatela degli spagnoli, ma la squadra di Lippi riesce a trovare il pareggio prima del 20’ con Trezeguet, servito da un assist di Pessotto, pervenuto all’attaccante francese nonostante il tentativo di intervento di due avversari. Il Delle Alpi diventa una bolgia e il pubblico spinge al formazione di Lippi alla ricerca della vittoria che per poco non arriva sempre su conclusione dell’attaccante francese, al quale è però questa volta il palo a negare la gioia del gol. Nei minuti successivi la Juve non riesce a sfondare la ragnatela degli spagnoli, ma, a tempo ormai scaduto, è Tudor, gettato nella mischia da Lippi nel secondo tempo, ad azzeccare il jolly con una conclusione che si infila nell’angolino basso alla destra di Juanmi. Un gol che fa esplodere il Delle Alpi.
Juventus – Deportivo 3-2
di Giovanni Rolle