Tutte le tendenze per la primavera – estate 2006
Gennaio 29, 2006 in Moda da Tiziana Fissore
E’ rinata la femminilità, che contempla silhouettes seducenti, ricami ed una semplicità mescolata a un tocco di follia.
Da parecchie stagioni curo la rubrica di moda e, negli ultimi interventi, sinceramente mi son trovata costretta a dire che la realtà non presentava ‘vere novità’. Per fortuna questa volta è diverso e posso dire che nelle ultime sfilate di ‘novità’ ne sono emerse tante, e molte positive…Forse si può dire che è rinata la femminilità, che contempla silhouettes seducenti, ricami, una certa qual forma di semplicità contadina, che, a volte, se mescolate a quel tocco di follia fanno di un mestiere come la sartoria un’arte ricca di stile e personalità.
Il colore forte sarà il bianco, lanciato da Armani nella sua linea Emporio con il suo motto: “Signore, è ora d’ingentilirsi”. Il grande Giorgio ha valorizzato la sua collezione con nastrini, fiocchi, ruches e volants su piccole giacche, gonne plissettate o a corolla rovesciate con ricami che illuminano l’incarnato e sui soliti suoi modelli di abiti a sottoveste. Ma il bianco romantico lo si è visto anche nei modelli ricchi di volants, nastri, fiocchi di Victor & Rolf, Erreuno, Chloè, La Perla.
Anche il nude look è un’altra novità di Armani, ed ecco allora apparire un bel seno sotto uno scialle trasparente ma mai volgare da accostare a gonne da sera portate di giorno. E poi i suoi classici vestiti preziosi, lunghi, scollati sulla schiena, accostati al tailleur molto fluido, portati con cappelli simili a fiori leggeri posti su acconciature con capelli raccolti e lisciati col gel.
Il color carne lo si è trovato pure nei modelli sexy di Versace, in quelli rétro molto fluidi di Victor & Rolf e Miu Miu, fino a diventare trench per Burberry Porsum. A volte è stato accostato al nero, magari di chiffon, ed ecco i modelli trasparenti di Lagerfield Gallery,Alessandro Dell’Acqua,Dior by John Galliano. Elegantissimo il color carne di Gay Mattiolo.
Ha perso il jeans sfacciato, sfrangiato, accettato solo se lavorato in modo raffinato. Alberta Ferretti invece ha lanciato tuniche intagliate, modelli fluidi ed armonici, con bei colori sulle sfumature del glicine, grigio, beige, cipria. Sempre Alberta Ferretti sfrutta i decori, piccole ruches e jais neri.
Rocco e Barocco e Christian Lacroix invece si sono ispirati alla Capri mondana degli anni Cinquanta, con le gonne svasate e disegni imprimè di vedute dell’isola, mentre Valentino interpreta la Capri degli anni Settanta.
Il motto di Prada invece è ‘Rompere col passato’: proiettati nel futuro, allora ecco lo chic rappresentato da effetti di pieghe stropicciate, trompe l’oeil, vestiti diritti chiusi a portafoglio sul sedere, morbidi perché fatti di tessuto giapponese high tech.
Se qualcuna desidera un ritorno a certi valori semplici, importanti, fondamentali, un ritorno alla campagna ad esempio, butti l’occhio allo stile di Dolce & Gabbana. Al posto degli strass troveremo fiori di campo come i papaveri; il tessuto sarà in cotone, sangallo e lino e lo stile, quindi, sarà reso sexy con semplicità.
Particolare invece l’abito in pizzo di plastica bianca lanciato da Fendi e sempre bianco lo troviamo nella collezione di Laura Biagiotti con le sue camicie urban-chic in tessuto ritagliato che imita le facciate dei bei palazzi.
Un netto mutamento lo si è avuto nelle collezioni di Dior, che dai modelli ‘troppo’ per umili mortali è passato a modelli più commerciali, più vestibili, in tinta carne e pizzo nero, come già citato precedentemente.
Audrey Hepburn con i suoi anni Cinquanta è stato il modello della femminilità della collezione di Givenchy, quindi vedremo donne con le silhouettes sottili con gonne sirena, molto chic.
Se Fendi ha lanciato il pizzo di plastica occorre dire che il pizzo, dentelles e macramè sono una novità, sia quando si tratta di pizzi romantici, sia quando sono futuribili, al laser o addirittura rielaborati al computer. Ed ecco dunque modelli micro con scialli a tuffo sulla schiena, o velati di pizzo come quelli diHermès e Chanel.
Il bon ton interpretato da Valentino è rappresentato da una sua frase rilasciata in un’intervista: “La forza sta nella semplicità”. Da qui il guardaroba composto da una bella blusa bianca con maniche gonfie, abbinata ad un paio di pantaloni attillati bianchi o neri, una gonna dal taglio impeccabile e giacche a fiori, ricamatissime, portabili sia di giorno che di sera su lunghe tuniche.
Un tessuto molto sfruttato sarà il voile leggero ed impalpabile, colorato a tinte pastello. E anche le tute andranno forte nella prossima stagione, sia lunghe che corte.
Rimane sempre il tailleur rivisitato da parecchi stilisti ed abbinato ad una novità: il bermuda (Max Mara, Kenzo, Missoni).
Uno stile particolare è il tango che si ispira (lo dice il nome stesso) alla Spagna e all’Argentina. Fatto di corpetti in pizzo nero abbinati a seducenti gonne bianche o bluse rosso passione.
Il colore dell’estate sarà il giallo forte e solare lanciato da Donna Karan,Just Cavalli, Jill Sanderz, che di sera diventa oro e che illumina l’incarnato come nei modelli a volants di Anna Molinari o quelli stile rètro di Marc Jacobs, o eleganti su silhouttes morbide drappeggiate su di un fianco come scialli di Valentino.
Perdurano abiti corti e spolverini, come continua la ‘vita alta’ già apparsa nella precedente stagione invernale che dona una silhouette sensuale (Fendi, Max Mara).
Due nuovi stili sono apparsi per la sera: uno è ‘la divina’ con tuniche e pepli da dea nel vero stile antica Grecia; l’altro invece che ricorda i balli a corte, con ruches e volants a volontà. Perdura invece lo stile Belle Epoque e Art Déco nei modelli di Rochas, Ferretti, Blumarine.
La mini ha avuto un certo ribasso per cui vedremo maggiormente shorts corti anzi cortissimi. Accanto allo stile West in cuoio, suède, macramè, troveremo lo stile a ‘righe’ nei graziosi modelli di Moschino, Sportmax, Sonia Rykiel.
Per quanto riguarda gli accessori, ecco scarpe per tutti i gusti, sia per chi ama la zeppa, sia per chi vuole stare con i piedi per terra tipo le ballerine di Marc Jacobs.
Ed ora le solite novità curiose e pazze.
Per chi ama colpire con effetti speciali La Perla lancia il tacco fasciato di pizzo macramè o cosparso di pietre ‘preziose’, mentre Cesare Paciotti inventa la ‘scarpa-bomboniera’ fatta di fiori e tulle, il tutto cucito a mano.
Givenchy ha creato ‘Black box’, scatola da scarpe nera con all’interno un cuscino di seta color avorio cosparso di pietre sfaccettate per adagiarvi, coperte da un tulle, le décolleté, tacco 10 in raso e merletti. Affrettatevi, mi raccomando, perché ce ne sono solo 200 esemplari, a 800 euro ciascuno. Per quanto mi riguarda terrò nella mia scarpiera, le mie vecchie scatole di cartone!
La zeppa di Lacroix è tempestata di cristalli Swarovski, mentre le scarpe di Prada sono verniciate semplicemente in rosa e verde salvia.
Con gli abiti da dea (già citati) occorre abbinare sandali gladiatore-gioiello.
Esiste anche la borsa ‘B’, bauletto con due grandi f
ibbie ideato da Silvia Venturini Fendi.
Per fortuna perdurano la pochette e borse Kelly bonsai per le donne più conservatrici ma ecco apparire all’orizzonte l’ombrello di trine con manico a frustino.
Ritorniamo per un attimo con i piedi per terra ed ecco la scarpa ultrapiatta in naplack e cioè di nappa e lacca ideata da Roger Vivier. La scarpa si sposa benissimo con la borsa Hobo.
Ed ora concludo con la vera grande novità, anzi grossa novità: è tornata di moda la donna taglia forte, la modella presentata daJean-Paul Gautier infatti pesa settantacinque chili e porta la taglia 48. Chissà perché quando io pesavo settanta chili portavo la 52?!
L’importante è che venga accettata la donna in quanto persona e non la si costringa a diventare anoressica o diventare un baule per essere alla moda. Ma tocca alla donna, a questo punto, ad essere se stessa.
di Tiziana Fissore