Tutto pronto per il Salone del Vino
Novembre 20, 2003 in Enogastronomia da Claris
Dopo la partenza arrembante del 2001 ed il successo dell’anno scorso, l’organizzazione del Lingotto Fiere sta programmando minuziosamente la terza edizione del Salone del Vino, che si svolgerà a Torino da domenica 16 a mercoledì 19 novembre 2003. Questa collocazione è determinata da un’importante richiesta avanzata da numerosi espositori e operatori specializzati, che chiedevano che nella giornata inaugurale venisse favorita la presenza del mondo delle Istituzioni e dei Media, nonché di poter usufruire della giornata di mercoledì che in molto zone del Paese costituisce giorno di chiusura per ristoranti ed esercizi commerciali.
Le modalità per visitare il Salone sono le stesse della scorsa edizione, cioè potranno accedere al quartiere fieristico gli operatori che si accrediteranno e gli invitati degli espositori. Come tradizione, sono attesi operatori dall’estero e da tutte le regioni italiane (ricordiamo che già nella passata edizione oltre il 50% degli espositori era rappresentato da operatori non Piemontesi).
Sicuramente l’Italia delle grandi bottiglie si prepara al nuovo appuntamento in grande stile, come spiega Alfredo Cazzola, presidente di Lingotto Fiere: “Siamo ormai divenuti partner delle cantine italiane e siamo consapevoli che il ruolo di una grande fiera è quello di dare nuove opportunità alle imprese per espandere il loro mercato. Questa è la mission che ci siamo dati quando abbiamo progettato il Salone del Vino. Oggi posso dire che questa nostra visione è stata non solo compresa, ma condivisa dalle aziende vitivinicole che sempre con maggiore convinzione chiedono di partecipare al Salone del Vino”.
Il Lingotto per quattro giorni sarà un meeting point qualificato, autorevole ed efficace per tutti coloro i quali operano nel mondo del vino. Ma vuole essere anche un momento di approfondimento e riflessione sui temi che maggiormente interessano le aziende vitivinicole. Così anche per la terza edizione il Salone del Vino ha in programma una serie di convegni che metteranno in primo piano aspetti commerciali (l’apertura dei mercati dell’Est europeo), logistici (la distribuzione) ed economici (la capitalizzazione e il finanziamento delle imprese), degustazioni di alto livello (dai Porto ai vini biologici), approfondimenti culturali (il rapporto del vino con il cinema, l’arte, la letteratura e lo sport). Per rappresentare a tutto tondo l’universo vino sono state confermate le partnership con i principali attori e istituzioni del settore e si è data grande attenzione alla comunicazione: basti solo ricordare che, nel 2002, i giornalisti accreditati sono stati 592 e che il Salone del Vino ha riscosso un grande successo mediatico. Ma come rassegna esclusivamente professionale il Salone del Vino punta soprattutto a enfatizzare i risultati commerciali: così quest’anno saranno organizzati workshop mirati con la presenza degli operatori e dei buyers dei principali mercati mondiali e soprattutto di quelli emergenti, con una particolare attenzione ai Paesi che stanno per entrare nell’Unione Europea. Tutto questo perché il Salone del Vino è un servizio ed è al servizio delle cantine. E’ così che a Lingotto Fiere il vino acquista valore.
Come sempre a dare il via ai lavori sarà l’indagine congiunturale dell’Osservatorio del Salone del Vino – centro studi no profit sostenuto da Lingotto Fiere – che traccerà non solo il profilo del mercato e dei consumatori, ma indicherà le nuove tendenze. Al centro degli approfondimenti (con seminari e degustazioni) anche due questioni che stanno in questo momento attraversando il mondo del vino: i prezzi al consumo finale e le specificità legate alla produzione con vitigni autoctoni.
Il carnet dei wine tasting è, come sempre, molto nutrito: Porto, autoctoni, vini bio sono i protagonisti delle principali degustazioni, ma come sempre ci sarà spazio per “assaggiare” il meglio della produzione nazionale. Spazio anche al lifestyle del vino con rassegne dedicate a “vino & cinema”, “vino & musica” e “vino & sport”, ed ovviamente largo respiro avrà anche l’approfondimento di uno dei must del momento: rapporto tra “vino & gastronomia”.
di Claris