Udinese-Juve 1-2: Iaquinta lampo
Febbraio 10, 2008 in Sport da Tomas
Udine è sempre stata terra di conquista per la Juventus. Su 30 partite giocate al Friuli, solo in un decimo di queste ha perso l’ intera posta in palio, e non succede dalla stagione 95/96 quando il panzer Bierhoff beffava una delle prime Juventus di Lippi. Qui Del Piero si infortunava per rimanere a lungo lontano dai campi da gioco, e qui si festeggiava il 5 Maggio tanto odiato da Moratti e dagli interisti, mai capaci di trovare il tempo giusto del silenzio. E dal Friuli la Juve riparte dopo un periodo negativo di quasi un mese, nel quale, dopo la netta vittoria contro l’ Empoli all’ Olimpico, è riuscita a vincere solo a Livorno, venendo eliminata in Coppa Italia ed ottenendo 2 pareggi casalinghi. Riparte per ottenere le chiavi della Champions in 5 partite importantissime che valgono quasi doppio: Udinese, Roma e Fiorentina condite dal derby serale di uno strano martedì 26 febbraio e dalla trasferta di Reggio del sabato sera precedente. 3 settimane di fuoco per gli uomini di Ranieri, che si ritrova con delle liete novelle in sala medica, dove Buffon, Camoranesi, Chiellini e Zebina tornano arruolabili e decisivi per la corsa all’ oro Champions.
UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapata, Coda, Lukovic; Ferronetti (42’ st Candreva), Ilner, D’Agostino, Dossena; Floro Flores, Quagliarella, Di Natale.
A disposizione: Chimenti, Zapotocny, Colombo, Emerenko, Isla, Siqueira.
All. Marino.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (41’ st Sissoko), Nocerino (25’ st Palladino), Zanetti, Nedved; Del Piero, Trezeguet (29’ st Iaquinta).
A disposizione: Belardi, Grygera, Salihamidzic, Tiago.
All. Ranieri.
RETI: 6’ pt Dossena, 15’ st Camoranesi, 30’ st Iaquinta.
È un primo tempo scialbo per la Juventus, povero non solo di conclusioni, ma anche di gioco. Sterile il possesso di palla che serve solo a far spazientire i tifosi dei bianconeri, spettatori di nessun tiro in porta per la squadra di Ranieri, solo un tiraccio sul fondo ad opera di Camoranesi al 37° e di qualche cross inutile sui quali Trezeguet non può molto se non tirare di testa debolmente a lato al 29°. L’ Udinese era passata subito in vantaggio grazie a Quagliarella che ruba palla sulla sinistra, entra in area e lascia partire un tiro secco sul primo palo che sorprende il rientrante Buffon, costretto alla corta respinta sulla quale si inserisce benissimo Dossena spingendo la palla in rete da pochi passi. La squadra di Marino impreziosisce la prima frazione di gioco con veloci trame in contropiede dei suoi 3 giocatori d’ attacco, con un Di Natale capace di impensierire anche direttamente dal corner Buffon, piazzando la palla sulla traversa al 20°, dopo essere stato anticipato in angolo da Legrottaglie. Al 26° è sempre Totò Di Natale che servito da Dossena si gira velocemente su Chiellini e piazza un tiro immediato che viene spinto in angolo dal portierone azzurro. La Juve torna negli spogliatoi senza aver mai macchiato la maglia di Handanovic. Nella ripresa la Juve sembra aver capito come controribattere al gioco di Marino, ma è Floro Flores al 9° servito da Inler, tra i migliori nell’ Udinese, che impensierisce Buffon con un buon tiro. Al 12° un tiro di Nedved viene deviato e raccolto facilmente dal portiere dell’ Udinese, mentre 3 minuti dopo arriva il pareggio dei torinesi. Su calcio d’ angolo battuto da Del Piero irrompe in mezzo all’ area Camoranesi di testa, che insacca prepotentemente ed indisturbato. Al 25° Di Natale interrompe il fraseggio manovrato degli juventini, parte in contropiede centralmente e da poco fuori area lascia partire un tiro che però non impensierisce Buffon. La ripresa è davvero più spumeggiante del primo tempo ed al 27° Del Piero si vede sgambettato in area dopo un bel numero a liberarsi di 2 uomini sulla destra, ma il direttore di gara non concede il rigore. Al 31° viene ribaltato definitivamente il risultato. Il neoentrato Iaquinta, dopo pochi secondi riesce a farsi trovare smarcato in mezzo all’ area, beffando il finora ottimo Zapata, e su assist di Nedved realizza il goal del ex con un perfetto rasoterra. Nei minuti finali l’ Udinese tenta in tutti i modi di trovare il pareggio ma il solo ad impensierire il numero uno della nazionale italiana è Inler al 34° , con un gran tiro dalla distanza che viene tolto da sotto la traversa e mandato in angolo. Poi Floro Flores di testa in 2 tentativi in 3 minuti cerca il jolly, ma inutilmente. La Fiorentina ora è più lontana, dopo il pareggio a Bergamo di sabato sera, l’ Udinese è quasi definitivamente relegata in zona Uefa, mentre il solo Milan mantiene il passo, grazie ad un altro giovane promessa, Paloschi, anche lui appena entrato in campo, come Vincenzo Iaquinta, e subito decisivamente in goal. La Roma forse non deve temere le due grandi che inseguono, ma le giornate a disposizione sono ancora tante e gli scontri diretti potrebbero capovolgere le posizioni che finora sembrano congelate.
di Tomas