Udinese-Juve 3-0 : Zitti e Mosca

Aprile 4, 2010 in Sport da Tomas

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Come ci si possa presentare davanti alle telecamere dopo l’ ennesimo risultato negativo, dopo l’ ennesima occasione buttata alle ortiche di riprendersi, almeno in coabitazione, il 4° posto, dopo una prestazione irritante, inconcludente, senza il benché minimo bagliore a comprovare la volontà di ritrovare la giusta via, questo avranno pensato dirigenti, tecnico e squadra. Con quale faccia puoi ripresentarti in sala stampa dopo i proclami della vigilia, quel “dobbiamo accelerare” di Zaccheroni che sembra essere stato ascoltato ma mettendo la retromarcia ? Quale maschera avrebbero scelto per l’ occasione ? Quella ormai consueta del cane bastonato, dell’ incolpevole sfigato al quale capitano proprio tutte a lui ? Meglio la maschera del silenzio, meglio rintanarsi in un più onorevole quanto sconfortante e desolante silenzio stampa, preceduto dalle scuse di tutti, dirigenza compresa, per l’ ennesima prova inguardabile di questa stagione ricca di record, si, ma tutti negativi. Sono infatti 19 le partite consecutive in cui i bianconeri subiscono almeno una rete, quando va bene, primato assoluto nella gloriosa storia bianconera, superando la Juventus del 54/55. Se poi non volessero farsi mancare proprio nulla, allora i bianconeri potrebbero puntare al poco onorevole record delle sconfitte subite in una stagione, tra campionato e coppe, per ora detenuto dalla squadra del 61/62 con 19 gare. Del Piero e compagni sono fermi al momento “solo” a 16 sconfitte, di cui 12 in campionato. Quella Juventus di Julius Korostelev (fino al 9 settembre) e Carlo Parola subì pure il numero maggiore di sconfitte in campionato, 15. Con 3 sconfitte su 6 gare in questo finale di stagione, si potrebbe davvero entrare nella storia del club, ma nessuno avrebbe mai pensato fosse questo l’ obiettivo di inizio stagione. “Coraggio ragazzi” recitava uno striscione dopo il 3 a 0, e ce ne vorrà veramente molto per riprendersi e non lasciarsi avvinghiare fino alla fine da questa spirale negativa che pare non avere più fine. Il calendario pare non essere nemmeno molto favorevole ai bianconeri, ma quest anno, come qualche tifoso potrebbe ironizzare, sono le avversarie dei bianconeri a non vedere l’ ora di trovarsi di fronte questa squadra ormai senza né capo né coda. Sono infatti da segnalare il primo successo del Chievo, il primo gol di Francesco Totti a Torino, la prima vittoria di Claudio Ranieri contro i bianconeri, e la prima di Gigi Del Neri. Per fortuna il Cagliari ed Allegri han già vinto a Torino.

Unica nota positiva positiva della settimana è l’ accordo commerciale con la Betclick UK ltd, Official Sponsor sulla prima maglia dei bianconeri per i prossimi 2 anni, accordo che vale 16 milioni di euro più un premio variabile in funzione dei risultati sportivi. Resta da scegliere il secondo sponsor sulle magliette da trasferta. La Sportfive, titolare dei diritti per il nome del nuovo stadio, potrebbe aver trovato nella Ryanair lo sponsor adeguato, con l’ azienda irlandese sempre più investitrice negli scali aerei piemontesi.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (34’ st Badu), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Inler (3’ st Sammarco), Asamoah, Pepe; Sanchez, Di Natale (37’ st Floro Flores).

    A disposizione: Belardi, Cuadrado, Lodi, Corradi.

    All. Marino.

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Zebina 5.5, Legrottaglie 5.5, Cannavaro 5.5, De Ceglie 5; Camoranesi 4 (21’ st Giovinco 5.5), Felipe Melo 5 (42’ st Candreva s.v.), Sissoko 4, Marchisio 5; Del Piero 6 (16’ st Iaquinta 5), Amauri 5.

    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Grosso, Trezeguet.

    All. Zaccheroni.

    RETI: 9’ pt Sanchez, 20’ st Pepe, 32’ st Di Natale.

  • La partita

    Del Piero ci prova al 5° con una rovesciata parata in area da un difensore, l’ arbitro concede solo l’angolo vedendo l’ involontarietà nel gesto. Al 7° Camoranesi stoppa di petto un cross di De Ceglie ma il suo tiro è bloccato facilmente. Lancio al 9° sulla sinistra per Di Natale, dribbling e tiro che colpisce il palo, la palla finisce a Sanchez che non trova l’ opposizione di De Ceglie e segna da due passi il goal del vantaggio. I bianconeri di Torino ci provano a pareggiare, ma l’ acrobazia di Amauri su angolo di un minuto dopo finisce fuori, mentre l’ inserimento di Zebina al 13° viene stoppato da un fuorigioco. Al 19° Camoranesi ciabatta un tiro che Handanovic deve solo trattenere. Break dell’ Udinese al 21 con il solito Di Natale, tiro dal vertice destro dell’ area bloccato da Manninger. Ultime occasioni del primo tempo per la Juventus prima con Del Piero su punizione al 27°, ma parata da Handanovic in tuffo ed al 31° un’ altra discesa di Zebina con un passaggio in area che non viene intercettato da nessuno. Nel finale Pasquale prima e poi Di Natale concedono la scena a Manninger. Nella ripresa i bianconeri si disuniscono completamente, perdendo completamente la bussola a centrocampo. Dopo un tentativo fiacco di Del Piero al 7°, la squadra di Zaccheroni si butta in avanti senza un minimo di criterio, offrendo il fianco ai contropiedi. Al primo in cui Cannavaro & Co. si perdono Sanchez, Manninger deve intervenire miracolosamente al 20° sul tiro dell’ attacante friulano, c’è però Pepe che rimedia spedendo la palla in rete per il raddoppio. Al 25° ci prova Felipe Melo con un tiro che viene murato e poi deviato da un compagno a fondo campo. L’ Udinese chiude la gara al 32° con una serie di passaggi ininterrotta dai bianconeri, palla a Di Natale che segna indisturbato dalla stessa posizione di Pepe. Nei 15 minuti finali la squadra di Marino smette di giocare subendo qualche attacco, senza mai subire la rete della bandiera, con un errore clamoroso di Marchisio che spedisce fuori un pallone su ennesima discesa a destra di Zebina.

  • Classifica primi posti

    classifica

    In testa alla classifica le distanze rimangono immutate, ma la prossima giornata pare favorevole ai giallorossi che ospitano l’ Atalanta, mentre l’ Inter va a Firenze. Il Milan dovrà vedersela invece a S. Siro contro un Catania alla ricerca di altri punti salvezza dopo la vittoria contro il Palermo. I rosanero sono stati quindi raggiunti al 4° posto dalla Samp, vincente a Verona contro il Chievo, mentre il pareggio del Napoli contro la Lazio li vede sopravanzare i bianconeri, ormai settimi in classifica, con Genoa e Bari a soli 3 punti alle spalle. Un incredibile finale di campionato che purtroppo non potrà più seguire Maurizio Mosca. Forse continuerà ad usare pendolini e lanciare bombe di mercato in qualche altro luogo od epoca, lontano da questo calcio che non pare guarire mai dalle polemiche. Non ultime le intercettazioni di Galliani, Moratti e Facchetti mai pubblicate e nemmeno presentate al processo sportivo di Calciopoli. Quale sia il vero motivo per averle “occultate” fino ad oggi lo dovranno spiegare gli inquirenti, mentre la FIGC dovrà decidere cosa fare delle richieste di Vieri sullo scudetto assegnato dalla commissione dei “saggi” (?), su Moratti e Ghelfi macchiatisi della vergognosa indagine privata commissionata a Tavaroli sul calciatore nerazzurro. “Che tristezza” commenta il patron nerazzurro. Si, che tristezza far spiare qualcuno illegalmente.

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    di Tomas