Verità avvelenata
Agosto 4, 2010 in Libri da Redazione
Titolo: | Verità avvelenata. Buoni e cattivi nel dibattito pubblico |
Autore: | Franca D’Agostini |
Casa editrice: | Bollati Boringhieri |
Prezzo: | € 13,50 |
Pagine: | 257 |
Nella teoria dell’argomentazione si chiama «avvelenamento del pozzo» ovvero la procedura di delegittimazione che investe tutto ciò che una persona afferma. È solo una delle tante forme di «fallacia», ossia di mossa argomentativa corretta in apparenza, ma che in realtà occulta ad arte la propria erroneità logica allo scopo di ingannare. Di fallacie e di molto altro parla <>Verità avvelenata – buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, edito da Bollati Boringhieri e scritto da Franca D’Agostini, una delle più note filosofe italiane.
Attraverso questo breve trattato l’autrice ci fa acquisire consapevolezza delle molteplici trame logiche e illogiche che governano il nostro dibattito pubblico, a partire dalla sfera della comunicazione dove avvengono lo scambio di opinioni e il confronto politico. Scopriamo così, che quest’ultimo è uno spazio costituito e saturato perlopiù da cattivi argomenti, soprattutto nel nostro presente post-ideologico, che procede per contaminazione e avvelenamento sistematico della verità. Il trattato infatti, propone un’indagine analitica e chiara di un dibattito pubblico e politico inquinato e spesso sterile, a cui oggi purtroppo sembriamo tutti assuefatti al punto da non farci neanche più caso.
Nel saggio l’indagine esamina con minuzia e approccio analitico, discorsi pubblici e dichiarazioni fatte da diversi esponenti della nostra scena pubblica degli ultimi anni, come anche quelle più datate risalenti all’epoca del nazi-fascismo. Discorsi, frasi, argomentazioni e dibattiti, diventano in Verità avvelenata, pretesti per ridiscutere e riflettere sulla direzione che il dibattito pubblico e il discorso mediale stanno prendendo in Italia da un punto di vista non solo linguistico ma anche del significato e quindi del valore per la vita di tutti noi.
Non c’è davvero soluzione allora all’ “ogni cosa può essere vera e anche falsa”? È ancora possibile “agire significativamente” per la costruzione e al rafforzamento di quelle che sono le fondamenta della democrazia? Per l’autrice sì, e lo sbocco sarebbe proprio insito nel potere democratico, che secondo la filosofa è ancora nelle mani di chi ascolta e valuta gli argomenti dei politici, degli intellettuali e dei manipolatori dell’opinione pubblica. La tesi sostenuta è che quanto più si impara a valutare gli argomenti e a conoscere la fragilità e insieme l’imprescindibilità della verità, tanto più si indebolisce il veleno che infetta la comunicazione pubblica. Il solco è dunque ancora quello tracciato dall’antico precetto di ispirazione socratica: «insegnate ai cittadini ad argomentare bene, a seguire la dialettica dei concetti, e prevarranno i migliori, anche se la verità è fragile, e difficile da cogliere, perché tutti sembrano avere torto (e tutti sembrano avere ragione)». Quale miglior monito per le nuove generazioni.
Franca D’Agostini insegna Filosofia della scienza al Politecnico di Torino e Analisi del discorso politico all’Università del Piemonte orientale e collabora alla «Stampa» e al «manifesto».
Tra i suoi saggi: Analitici e continentali. Guida alla filosofia degli ultimi trent’anni (Cortina, Milano 1997), Breve storia della filosofia nel Novecento. L’anomalia paradigmatica (Einaudi, Torino 1999), Logica del nichilismo. Dialettica, differenza, ricorsività (Laterza, Roma-Bari 2000), Disavventure della verità (Einaudi, Torino 2002), Le ali al pensiero. Corso di logica elementare (Paravia, Torino 2003), Nel chiuso di una stanza con la testa in vacanza. Dieci lezioni sulla filosofia contemporanea (Carocci, Roma 2005), Paradossi (ivi, Roma 2009) e The Last Fumes. Nihilism and the Nature of Philosophical Concepts (Davies Group, Aurora 2009).
di Elisabetta Luise