Verso la Sacra
Settembre 16, 2001 in Enogastronomia da Claris
Visitare la Sacra di San Michele senza uscire dall’autostrada Torino-Bardonecchia, raggiungendo il monumento-simbolo del Piemonte con “ascensori” inclinati nella roccia del Monte Pirchiriano: un’idea che nei prossimi anni potrebbe divenire realtà.
Il 21 luglio scorso a Sant’Ambrogio di Torino e’ stata inaugurata, alla presenza della Presidente della Provincia, Mercedes Bresso, dell’Assessore Provinciale ai Trasporti, Franco Campia, e dell’Amministratore Delegato della Sitaf, Mario Virano, la mostra “Di nuovo verso la Sacra”. La manifestazione e’ stata organizzata per esporre e premiare i progetti presentati nel concorso di idee, indetto dalla Provincia di Torino, per il miglioramento dei collegamenti tra la Sacra di San Michele e la Bassa Valle di Susa e per illustrare le altre iniziative (attualmente in una prima fase di studio) concordate tra Sitaf e Finpiemonte.
Tre gli obiettivi che i progettisti dovevano tener presenti nell’elaborare le proprie proposte: accessibilità’ organizzata modernamente e controllata; fruibilità’ sociale dei beni storici, artistici e culturali; rispetto della sacralità’ dei luoghi, della natura e della storia del territorio.
“Non si tratta – ha spiegato la Presidente della Provincia, Mercedes Bresso -di incrementare il flusso di visitatori, peraltro già’ molto vicino a valori prossimi al congestionamento in particolari giornate dell’anno, quanto di migliorare la qualità’ delle relazioni tra la Sacra di San Michele ed il territorio circostante”.
La Commissione che ha esaminato gli elaborati ha deciso di non scegliere un vincitore, assegnando il secondo posto ex aequo all’architetto Michele Cafarelli ed al gruppo di cui fanno parte gli architetti Gian Luca Forestiero, Silvia Chierotti, Giuseppe Dell’Aquila, Elena di Palermo e Simone Pugno e dall’ingegner Luigi Battistelli. Al quarto posto il progetto presentato dall’architetto Enrico Origlia e dall’ingegner Aldo Origlia.
Gli studi presentati in concorso sono, per ora, al livello della pre-fattibilita’: si immagina un sistema di risalita in due tratte, parzialmente occultato nella roccia della montagna, in modo da diminuire il più’ possibile l’impatto visivo. Nel punto di interscambio delle due linee potrebbe sorgere un Museo delle Abbazie d’Europa.
La stazione di partenza dei veicoli per il trasporto dei turisti e’ ipotizzata in un’area (la cui idea iniziale e’ stata sviluppata dalla Roberto Gavioli Comunicazioni), collegata a sua volta, alla base del Monte, con l’Autostrada A32, la Statale 25 e la ferrovia Torino-Modane. Il progetto del complesso da realizzare lungo la Torino-Bardonecchia prevede un ampia disponibilità’ di parcheggi, strutture ricettive ed alcune Aree Tematiche per la conoscenza della Valle, della sua natura, della sua storia e delle principali Abbazie.
Sono previsti inoltre un centro per l’esposizione e la vendita di prodotti tipici della Valsusa ed un parco attrezzato per il tempo libero (con la possibilita’ di praticare discipline sportive da concordare con il C.O.N.I.). Un sistema di cogenerazione a ciclo combinato, integrato da un generatore eolico di energia elettrica, potrà’ assicurare all’area l’autosufficienza energetica.
La mostra propone inoltre un excursus storico sui più significativi sistemi non convenzionali di collegamento verso centri storici e monumenti in siti ambientalmente delicati, curato dal giornalista scientifico Andrea Vico con la collaborazione di Walter G. Finkbohner, Direttore per il Canton Ticino delle Ferrovie Federali Svizzere. Non manca un accenno al progetto con cui, nel 1913, il Comune di Sant’Ambrogio ipotizzo’ di collegare il centro storico con Valgioie, con una ferrovia a cremagliera che avrebbe avuto una stazione nei pressi della Sacra.
di Claris