Viaggi di nozze zaino in spalla

Dicembre 21, 2005 in Libri da Redazione

Titolo: Viaggi di nozze zaino in spalla
Autore: Carlotta Jesi
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: € 12,00
Pagine: 194

viaggi di nozze“Questo libro è nato la mia terza notte di nozze. Al terzo piano – senza ascensore – di un vecchio pub di Sidney con quattro stanze da letto ‘per intenditori’. Complimento che le guide Lonely Planet riservano a chi si rifiuta di volare all’altro capo del mondo per scendere nell’anonimo megahotel di turno. Peccato che in una camera impregnata d’atmosfera e priva di bagno, suoni piuttosto come uno sfottò: possibile che ti sei fatta fregare anche stavolta dopo anni di vacanze on the road?”. Così l’autrice, 32 anni, giornalista, ci introduce alla lettura di questo pratico e divertente traveller per backpackers che desiderano percorrere itinerari poco battuti, lontano dalle rotte del turismo di massa, dalle facili proposte dei tour operators e dagli alberghi a cinque stelle, ma senza rinunciare a un guardaroba che si rispetti: abito da sera, beauty case e maschera di bellezza compresi. Il segreto? Un attrezzatissimo zaino quattro stagioni come inseparabile compagno di avventure: dal tour del Rajasthan su mezzi pubblici al trekking sull’Annapurna alla crociera in peschereccio “tra i draghi di Komodo”, fino all’ambizioso giro del mondo in quattro tappe: Sidney, Polinesia, Hawaii e… Disney World. «Sono una viaggiatrice da sempre – spiega Carlotta Jesi –. Durante l’università, grazie al programma Erasmus, ho “scroccato” un anno a Edimburgo, sei mesi a Oviedo per fare la tesi e uno stage al Parlamento Europeo di Bruxelles. È stato allora, vivendo a contatto con ragazzi abituati a girare il mondo zaino in spalla, che l’idea che viaggiare sia un investimento su te stesso e non una perdita di tempo come mi avevano sempre fatto credere è entrata nel mio modo di pensare». Investire su se stessi, mettersi in gioco, gustare l’ebbrezza di una libertà che si costruisce anche fronteggiando inconvenienti, disagi e fatiche fisiche: è questo lo spirito che anima le pagine di questi resoconti di viaggio così come il sito internet dedicato al libro – www.viaggidinozzezainoinspalla.it – e che la Jesi ha voluto per “porre le basi” di “una “community” di viaggiatori e viaggiatrici non semplicemente attenti ad evitare cibi micidiali o allenati all’esecuzione di una ceretta in spaccata alla Carla Fracci. Non per nulla la home page rimanda a siti di associazioni no profit che organizzano le cosiddette charity challenges, imprese sportive che abbinano l’impegno fisico – dalla scalata del Kilimanjaro alla discesa in canoa di un fiume sudamericano – al fundraising, la raccolta di fondi da destinare alle comunità locali visitate. Il tutto naturalmente con un pizzico di incoscienza e tanta autoironia: come recita un antico detto dell’outback, “c’è sempre una luce in fondo al tunnel, ma nel 99 per cento dei casi è un fottutissimo autotreno!”.

di Margherita Quaglino