Viaggiare sani – I
Marzo 28, 2001 in Medley da Redazione
Grazie al costante miglioramento dei mezzi di comunicazione e di trasporto, che rendono gli spostamenti sempre più facili e più rapidi, l’attività turistica è in continua espansione, favorita anche, almeno per quanto riguarda i cittadini dei paesi industrializzati, da un generale incremento delle disponibilità economiche. Sono quindi sempre più frequenti gli spostamenti anche verso Paesi le cui condizioni igienico-sanitarie sono di gran lunga al di sotto degli standard internazionali e, soprattutto, nei quali sono ancora endemiche infezioni da tempo scomparse o, quanto meno, diventate eccezionali nei cosiddetti paesi sviluppati. E’ pertanto opportuno che i turisti che intendono recarsi in tali zone ottengano dal medico di famiglia le più ampie informazioni circa la situazione epidemiologica delle regioni meta dei loro viaggi e, in particolare, circa le misure da adottare per prevenire o, per lo meno, ridurre i rischi di contagio.
Il medico deve consigliare adeguate scelte comportamentali di carattere generale (profilassi aspecifica) e misure preventive mirate, di tipo vaccinale o chemioprofilattico (profilassi specifica), che, ovviamente, devono tenere conto delle varie patologie infettive e delle rispettive modalità di trasmissione. Utili infine le indicazioni per l’allestimento della cosiddetta “farmacia da viaggio”.
Profilassi aspecifica
La trasmissione dei microrganismi patogeni avviene essenzialmente per via orale (cibi e bevande), attraverso le punture di insetti vettori e per contatto diretto: l’adozione di alcune semplici misure di carattere generale può essere sufficiente a ridurre in maniera significativa i rischi di contagio.
Bevande
Bere soltanto acqua la cui potabilità sia garantita. In carenza di acqua potabile, bere acqua minerale confezionata, in bottiglie ermeticamente chiuse, dando la preferenza a quella gassata con aggiunta di anidride carbonica: usare quest’acqua anche per l’igiene dentaria. In alternativa, potabilizzare l’acqua mediante ebollizione o trattamento con compresse jodate.
Da evitare le spremute di frutta. Non aggiungere ghiaccio, potenzialmente inquinato, a qualsiasi tipo di bibita. Non sono considerate a rischio le bevande preparate in acqua bollente (tè e caffè) e quelle a contenuto alcolico.
Cibi
L’alimentazione deve essere costituita essenzialmente da cibi cotti e, comunque, non conservati: da evitare i frutti di mare crudi, le carni insaccate, i formaggi, le uova crude o poco cotte, le creme, i dolci ed i gelati. Per quanto riguarda la frutta, essa va lavata con cura e sbucciata al momento di consumarla.
Misure di protezione contro punture di artropodi
Indossare sempre indumenti che ricoprano la più ampia superficie corporea possibile (calzoni lunghi, camicie a manica lunga): nelle ore che vanno dal tramonto all’alba proteggeranno dalle punture di Anopheles (portatrice del Plasmodio della malaria) e nelle ore diurne da quelle di Aedes aegypti vettrice del virus della dengue.
Utili, ma sconsigliati nei bambini al di sotto dell’anno di età, i repellenti cutanei. Pernottare in camere dotate di zanzariere alle finestre in cui vengano nebulizzati insetticidi o bruciate spirali al piretro. Il letto dovrebbe essere protetto da zanzariere di cui si deve curare la chiusura.
Misure atte ad evitare contagi per contatto diretto
Portare sempre calzature a protezione dall’anchilostoma e da miceti; non camminare a piedi nudi in acquitrini e terreni melmosi ove possono essere presenti leptospire. Evitare balneazioni in corsi d’acqua dolce ed in acque stagnanti dov’è spesso presente lo schistosoma.
Rapporti sessuali
In caso di rapporti sessuali occasionali è d’obbligo l’uso del profilattico.
La pubblicazione di questo articolo rientra negli accordi di partnership tra il nostro magazine e Cidimu.it, sito specializzato nella diagnostica e medicina on line.
di Prof. Walter Grillone