Vignaledanza: ultimi fuochi
Agosto 1, 2005 in Spettacoli da Claris
Dopo il giro di boa del Festival con lo straripante successo dei Momix, che hanno raccolto migliaia di spettatori in tre indimenticabili serate, Vignaledanza prosegue nel suo cammino con gli ultimi prestigiosi appuntamenti fino al 6 agosto.
JOSEPH E LA STRABILIANTE TUNICA IN TECHNICOLOR
Il Musical approda alla grande a Vignaledanza: con orchestra dal vivo, diretta da Simone Giusti, Antonello Agiolillo, attore cantante danzatore tra i più versatili in Italia e la ineguagliabile Rossanna Casale, con altri trenta artisti in uno degli spettacoli più acclamati di Lloyd Webber e Tim Rice, ambientato nel favoloso Egitto dei faraoni, il musical, per la prima volta allestito in Italia, racconta una storia biblica universale, adatta al pubblico di tutte le età.
RENNIE HARRIS PUREMOVEMENT – A TUTTO HIP HOP
Non potremo mai superare le barriere razziali o etniche senza conoscere e rispettare le nostre stesse culture con le loro diversità: e Harris cresciuto nella cultura Hip-Hop come forma espressiva afro-americana e latina in tutte le sue espressioni, musica, danza e linguaggio, porta in tour per il mondo l’antologia dei suoi lavori più acclamati da critica e pubblico
IL LAGO DEI CIGNI con il BALLETTO DEL SUD
Una qualificata sostituzione per il Romeo e Giulietta del Moscow Classical Ballet (la cui tournée in Italia è stata cancellata): questo Lago dei Cigni, uno dei capolavori di Ciaikovskij, coreografato da Fredy Franzutti, è la dimostrazione della validità tecnica e artistica del Balletto del Sud, che, grazie al proprio direttore e alla qualità dei danzatori, in pochi anni si è resa meritevole dell’allestimenti di grandi titoli della tradizione classica con vivo successo.
Vignaledanza non ha voluto privare gli affezionati amanti del grande repertorio classico, puntuale ogni anni sulla scena monferrina e, per non creare disagio al pubblico, data, biglietti e i posti già assegnati per Romeo e Giulietta rimangono invariati anche per Il lago dei cigni. Per coloro che non fossero interessati al cambio del programma, il rimborso dei biglietti è attivo fin da oggi sia presso le stesse biglietterie dove sono stati acquistati i biglietti o direttamente alla biglietteria di Vignaledanza
GREASE! GRAN FINALE CON LA COMPAGNIA DELLA RANCIA
Un altro grande musical, a vivissima richiesta del pubblico, per le due serate conclusive del 27° Festival internazionale Vignaledanza. Non a caso Grease è il musical dei record: creato da Jim Jacobs e Warren Casey nel 1971 e rappresentato ininterrottamente nel mondo con l’avvicendamento di interpreti come John Travolta e Richard Gere. Dal 1997 Grease è in scena in Italia nella fortunata edizione tenuto a battesimo da Lorella Cuccarini e diretta da Saverio Marconi per la Compagnia della Rancia. Questo spettacolo è ormai al traguardo delle mille repliche a suon di rock ‘n’ roll e dei 1.200.000 spettatori, affascinati dal ritmo e dal colore di una travolgente squadra di magnifici interpreti.
Vignaledanza
inizio spettacoli ore 21.30
Informazioni e Prevendite: Fondazione Teatro Nuovo – Torino, C.so M.D’Azeglio, 17 – tel. 011.6500211
Vignaledanza – Vignale Monf.to, Palazzo Callori – tel. 0142.930005
Torino Spettacoli Teatro Erba – Torino, c.so Moncalieri 241 – tel. 011.6615447
www.vignaledanza.com – www.torinospettacoli.it
musica Andrew Lloyd Weber e Tim Rice – regia Claudio Insegno – orchesta dal vivo diretta da Simone Giusti
E’ il frutto della prima collaborazione tra Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, autori di musical di grande successo come Jesus Christ Superstar ed Evita. Una storia biblica tra le più affascinanti, quella di Giuseppe, figlio di Giacobbe, tradito dai fratelli e tratto in Egitto in schiavitù. E’ la storia della rivincita di Giuseppe che grazie al dono della veggenza salva l’Egitto dalla carestia e si ricongiunge al suo popolo. Rappresentato in tutto il mondo, Joseph and the Amazing Technicolor® Dreamcoat racconta una storia universale adatta ad un pubblico di tutte le età. Una partitura entusiasmante, ricchi costumi e una rappresentazione in cui gli autori hanno saputo alternare momenti di grande divertimento e scene emozionanti, sono gli elementi di punta di questo spettacolo destinato a diventare anche in Italia uno dei musical più amati.
La filosofia artistica di Harris riflette una profonda visione umanitaria: noi come umanità non potremo mai superare le barriere razziali o etniche senza conoscere e rispettare le nostre stesse culture, con le loro diversità. Harris cresce all’interno della cultura hip-hop come forma espressiva afro-americana e latina in tutte le sue espressioni: musica, danza e linguaggio. Il Repertory world tour include nuove creazioni, oltre ai lavori già acclamati dalla critica nella decade passata, tra cui: Endangered Species, solo autobiografico, un tour de force ormai conosciuto nel mondo. San Diego Union Tribune: “La tensione tra la violenza che Harris descrive e la finezza del suo movimento, la crudeltà che ha vissuto e la sensibilità del suo carattere trasformano questo solo in qualcosa di coinvolgente”; Students of the asphalt jungle, vibrante testimonianza della tradizione afro-americana.
balletto in due atti – coreografia di Fredy Franzutti – musica di Illc’ Pietr Cajkovskij
“I tre grandi balletti di Cajkovskij sono delle autentiche confessioni, delle sincere esposizioni dei risultati di una ricerca personale, ed io sentivo che la magia di Rothbart è così potente perché agisce su un terreno comune a tutti noi. Non è infatti ad irreali incantesimi, ma ad alcuni dei suoi plausibili incanti che, credo, noi tutti abbiamo ceduto almeno una volta nella nostra vita. Qui l’incantesimo è l’amore per una giovane fanciulla nelle sue due incarnazioni tipicamente romantiche (bellezza medusea, e purissimo angelo vessato). Il finale è una vox media, scena ambigua tra lieto fine e catastrofe: chi può infatti dimostrare che il cedere alla bellezza dell’arte (la protagonista femminile) sia una fuga dalle responsabilità del mondo reale? O è forse il mondo della quotidianità ad essere profondamente ipocrita? In altri termini, la questione diventa: l’arte, con le sue bellezze, è un filtro narcotico e stupefacente o è la verità?” [Fredy Franzutti]
Tra i capolavori di Ciaikovskij, Il Lago dei Cigni ha sempre riscosso enorme successo popolare e risulta essere il più affascinante non solo per i significati reconditi, ma anche per la calda atmosfera romantica e per la poesia del tema d’amore. E ben si capisce. Esercita un fascino durevole perché incarna la romantica aspirazione verso un ideale irraggiungibile. La leggenda della donna-cigno, emblematica e seducente, presente nella cultura del mondo orientale, ma non solo, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti le metamorfosi di un essere umano in animale. Il clima romantico che si respira dall’inizio alla fine dell’accattivante balletto proviene da tutto un filone della letteratura mitteleuropea e non solo. Ma cosa si nasconde dietro i personaggi del mondo da fiaba? Io credo – senza forzature – degli archetipi, delle dicotomie. Come non pensare all’Amor sacro e all’Amor profano, ad Eros e Thanatos, al Bene ed al Male, alla Luce ad alle Tenebre? Nascosta dietro il classico atteggiamento del cigno si cela il personaggio di una donna eroina e vittima per eccellenza, Odette, appunto, cigno bianco. Diversa è Odile, cigno nero, che rappresenta la seduzione, la “belle dame sans merci”, la sinuosa che inganna con l’aspetto. Ricorda, in questo, le donne tentatrici e lascive di og
ni tempo: Cleopatra, Semiramide, Salomé. E Siegfried, diversamente da altri principi del balletto, rappresenta un po’ l’uomo terrorizzato dalla paura di crescere. Spaesato, dai sentimenti eterni, si trova di fronte al non facile dilemma dell’universo femminile. Il cigno bianco è la donna angelicata, l’ideale che lo accompagna tutta la vita. Il cigno nero è la “femme” tout court che lo riscatta dalle insicurezze. E l’uomo di oggi, può ritrovare nei “classici”, suggerimenti o spunti per una riflessione attuale che risolva la sua eterna crisi d’identità.
Grease, il musical dei record, in Italia si conferma un fenomeno senza precedenti. Grease nasce nel 1971, quando Jacobs e Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un teatro sperimentale di Chicago; lo chiamarono “Grease” per evocare lo stile degli anni ’50, i capelli imbrillantinati e la moda dei fast-food. Il musical ottenne in breve tempo un grandissimo successo di pubblico e conquistò la notorietà in tutto il mondo. Molti attori esordienti si misurarono nella versione teatrale di Grease, da John Travolta (che fu interprete di un ruolo minore, prima di essere Danny Zuko nel celebre film) a Richard Gere (Danny in un’edizione londinese).
Il musical arriva in Italia nel 1997, con la prima fortunata edizione: protagonista, nel ruolo di Sandy, Lorella Cuccarini. In poco tempo Grease si afferma come il primo long running show della storia dello spettacolo in Italia e ottiene dal pubblico un consenso senza precedenti: è il primo musical rimasto in scena a Milano per 6 mesi consecutivi, sold out nei teatri di tutta Italia, ha fatto registrare quasi 1.200.000 spettatori e ha alternato sul palco, dal suo debutto a oggi ben 78 artisti. Il musical è ormai vicino al traguardo delle 1.000 repliche.
Dallo storico debutto a oggi, lo spettacolo si è rinnovato nel cast, mantenendo gli ingredienti che ne hanno decretato lo strepitoso successo. I veri protagonisti di “Grease” sono, infatti, il rock ‘n’ roll e le le atmosfere da fast food, pigiama party, i giubbotti di pelle e le gonne a ruota, il ciuffo alla Elvis e la brillantina: simboli intramontabili di una generazione che, portati in scena con ritmo e colore, hanno trasformato lo spettacolo in un fenomeno ineguagliabile.
di Claris