Vino. Tra Mito e cultura
Dicembre 4, 2007 in Libri da Gustare da Simona Margarino
Titolo: | Vino. Tra Mito e cultura |
Autore: | Maria Grazia Lungarotti & Mario Torelli |
Casa editrice: | Ezioni Skira |
Prezzo: | 62.00 |
Pagine: | 240 |
Viti, uva, vino: la vita ne è piena, e così la letteratura. Sorbirli a tutte mani dal calice più raffinato o trangugiarli nel bicchiere più grezzo non altera la percezione di qualcosa di speciale, anche quando la qualità infima intorbidisce i sapori. La tradizione che sta dietro questo prodotto, infatti, è già di per sé la nostra terra e chiunque ne raccolga una manciata, o la dipinga, non è che l’anello di una catena che parte da un acino, continua in una botte, una bottiglia, una bottega e finisce con un uomo che chiude il cerchio, magari su un pezzo di carta, tovagliolo o pergamena che sia.
Ecco dunque che da un museo di provincia può uscire un libro fatto non per essere esposto, ma per venire aperto e sfogliato per riscoprire ciò che nella bevanda dionisiaca c’è di sacro o ludico, ciò che nutre, ciò che guarisce, ciò che porta o a socializzare o a autodistruggersi. Il percorso di Vino. Tra mito e cultura”, pubblicato da Skira Editrice (2006) nella collana “Musei collezioni e luoghi artistici”, raccoglie in oltre 200 pagine una storia di saggi e immagini in bianco e nero che documentano, mostrano, incidono, colpiscono.
Curato dalla storica dell’arte –nonché direttore della Fondazione Lungarotti- Maria Grazia Lungarotti e dall’archeologo ed etruscologo Mario Torelli, il volume riunisce un passato colmo fino all’orlo di passione enologica e un presente che cambia i manufatti, le tecniche, gli attrezzi, i colori, ma sempre ricorda che l’importante è il contenuto. Rubino, dorato, rosé, frizzante, fermo, purché vino.
di Simona Margarino