Volevo sposare Kurt Cobain
Luglio 22, 2007 in Libri da Redazione
(o fidanzarmi per sempre con Manuel Agnelli)
Titolo: | Volevo sposare Kurt Cobain |
Autore: | Elisa Genghini |
Casa editrice: | Coniglio, collana dei Lemming |
Prezzo: | € 6,00 |
Pagine: | 61 |
Non succede a tutte. Ma a qualcuna sì. Di trovarsi ad una certa età – l’età tra le medie e le superiori, per intenderci – fuori dal gruppo. Perché le altre sono magre, carine, piene di ragazzi. Basta schioccare le dita. Ed eccole. Mentre se la tirano e sembrano poter avere tutto.
E noi lì. A guardare.
J è proprio così. Una delle tante. Dopo la prima cotta ha perso la poesia. “Una ragazza non bella mica viene distratta dalle continue avances dei maschi famelici. Si può dedicare a molte altre cose. [ ] Mentre sfioravo l’obesità ritornava il mio romanticismo, il mio pensiero si snodava lungo i sentieri di parole malinconiche e frasi sfuggenti”.
Cinema. Letteratura. E soprattutto musica. Inizia a suonare in un complesso rock. Si innamora del bassista. Un altro avvenimento squallido, inutile. Che la farà tornare bella e magra. E che la farà piangere.
Solo una cosa riesce a scuoterla dal suo torpore sentimentale. Un sogno. In rosa.
E’ innamorata di Manuel. Di Manuel Agnelli. Il cantante degli Afterhours. Il Dio del sesso, Manuel. Si vede già, cantante di una rock band affermata, solo per arrivare a lui.
Altro che Lunapop, 883 e via discorrendo. Tutto tempo perso. Manuel Agnelli era una ragione di vita. E tal uomo, lo sapeva lo sognava lo desiderava, le avrebbe chiesto si sposarsi. Durante un concerto. Davanti a una platea di ragazza invidiose.
Breve romanzo di Elisa Genghini, occupa mezz’ora per leggerlo ma regala sorrisi e idee simpatiche. Lo stile giovanilistico e scanzonato, con un forte senso dell’umorismo, descrive situazioni conosciute, che hanno accomunato molte vite di noi (ex)adolescenti.
Parlare dei sogni in rosa, poi, è davvero geniale, nella sua semplicità. Tutte le ragazza li fanno e nessuno li confessa, se non durante le serate intime tra amiche strette.
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di affrontare la questione!
Divertente, leggero.
di Alice Suella