WEARABLE TECH TORINO 2015
Novembre 17, 2015 in Net Journal, Primo Piano, Technology da Tomas
Questi ultimi anni hanno visto comparire sui mercati i primi oggetti hightech indossabili di uso quotidiano. Non più profezie di scrittori visionari di fantascienza o registi amanti della tecnologia futuristica, ma veri e propri prodotti acquistabili a prezzi più o meno vantaggiosi che stanno cambiando, almeno in parte, il nostro modo di vivere. Ma la tecnologia indossabile, nell’immaginario umano è sempre stata presente nei sogni o nella mitologia fin dall’antichità.
Quale sia l’oggetto indossabile “tecnologico” più antico nel mito è difficile da dire, a meno che non si conoscano tutti i miti del mondo antico. Mi limiterò allora a citarne qualcuno della nostra mitologia classica, chi più chi meno conosciuto.
Forse molti di voi conosceranno il mito del Vello d’oro, anche solo per sentito dire: era la pelle dorata di Crisomallo, ariete alato di Ermes, donato a Nefele ed in seguito rubato da Giasone. Aveva il potere di curare le ferite. Sarebbe molto utile ma finora nessuno lo ha brevettato.
Meno conosciuta l’Egida (se non quando si parla dell’Onu…), una corazza o scudo magico usato da Atena per difendersi dagli attacchi dei nemici. Qui forse le nanotecnologie ed i materiali di ultima generazione potranno avvicinarvisi, ma non del tutto. Peccato, ma mai dire mai !
Sfido a conoscere invece la kunée, l’elmo di Ade anche detto dell’oscurità. Era un copricapo in grado di rendere invisibile chiunque lo indossasse . Tralascio il materiale di cui era costituito, per evitare i pianti degli animalisti, ma che lo abbiano fatto i Ciclopi pare sia uno scherzo di chi tramandava oralmente all’epoca i miti…
Oggi si scrivono periodicamente articoli su articoli di fantomatici mantelli che rifrangono la luce avvicinandosi all’invisibilità, ma di produzione e vendita sul mercato ancora…non si è visto nulla !
I calzari di Ermes non potete non conoscerli ! Era grazie a questi che il dio spiccava il volo o correva più veloce di chiunque altro al mondo. Qualcosa di simile a degli scarponcini con razzi incorporati, ma ancora lontani dalla produzione di massa…ne avrei bisogno per evitare il traffico infernale cittadino !
E finiamo con l’anello di Gige che permetteva di rendere invisibile il suo possessore. Gli anelli che stanno uscendo in questi anni sul mercato non hanno questo dono e forse, chi li acquista vuole proprio il contrario: essere in vista più degli altri…
Passando alla letteratura fantasy ed alla fantascienza potrei citare gli anelli del potere de Il Signore degli anelli ed il visore di La Forge in Star Trek, ma sono solo un breve esempio di quanto la tecnologia indossabile sia sempre stata un sogno da raggiungere che rapidamente (non per tutti i casi citati) sta diventando realtà.
Una infografica di Mashable, sito statunitense che si occupa anche di tecnologia, ci mostra bene la cronistoria delle wearable tech, portando al 1961 la data in cui nacque l’idea realizzazione del 1° computer indossabile per truffare i casinò. Il professore di matematica al MIT, Edward Thorp, ed il suo co-sviluppatore provarono a sbancare vincite alla roulette, grazie alle loro formule matematiche, ma non andò molto bene…
Altre date importanti per le WT furono:
- 1975 con il 1° orologio calcolatore, elogiato pure dal presidente USA G. Ford
- 2000 con il 1° auricolare bluetooth
- 2003 con il 1° pacemaker digitale
- 2006/2009 i primi fitrecorder per registrare la propria attività fisica
- 2013 compaiono i Google Glass
Ovviamente, oltre al genere ludico, le WT sono appetite e richiestissime dall’industria militare, sanitaria e della sicurezza, e per questo motivo il loro sviluppo avrà una sicura accelerazione nei prossimi anni, andando a scontrarsi come sempre con i diritti alla privacy di ognuno di noi e, nel caso si arrivasse a superare il wearable (come per il pacemaker) puntando all’integrazione totale con il corpo umano, le discussioni si sposteranno sulla bontà o meno della creazione di veri e propri cyborg, passo intermedio verso l’AI (vera e propria intelligenza artificiale).
[Immagine Wearable Infographics – credits Mashable http://mashable.com/category/tech/]
Tornando a parlare dell’evento del 20 e 21 novembre, il WTT nasce da un gruppo di giovani determinati: JEToP (Junior Enterprise Torino Politecnico) associazione studentesca non-profit del Poli di Torino.
Far conoscere al pubblico i dispositivi indossabili ed offrire un’ opportunità di crescita e di innovazione dell’imprenditoria tecnologica italiana, dovrebbe essere solo il primo tra gli obiettivi che si pongono.
La fiera è anticipata da un’hackathon, competizione per programmatori, maker ed appassionati, dedicata alle tecnologie indossabili e mirata allo sviluppo di nuovi paradigmi nel settore wearable, sia in campo software, sviluppando su Android Wear, sia creando nuove tipologie di dispositivi indossabili. Il team vincitore della competizione verrà premiato durante la cerimonia di chiusura.
La fiera ospiterà aziende, presentando numerosi nuovi dispositivi e avrà a disposizione due sale congressi allestite per l’occasione per conferenze e workshop, in cui si terranno dibattiti dedicati al tema wearable.
Abbiamo avuto anche l’opportunità di fare alcune domande ad Alessia De Biase, Assistente Comunicazione & Marketing del JeTop.
Come nasce la tua passione per la tecnologia e la wearable tech ?
Sto studiando ingegneria Matematica al Politecnico di Torino, quindi diciamo che la mia passione per la tecnologia è nata da un bel po’, come non so dirti bene, ma il pensiero di poter realizzare qualcosa di pratico grazie alle mie conoscenze e alle mie capacità mi ha sempre affascinato. Ad esser sincera, mi sono avvicinata ai wearable quando sono entrata in JEToP, l’associazione organizzatrice del WTT, da quel momento in poi ho scoperto le innumerevoli applicazioni di questi dispositivi nella vita di tutti i giorni e ho capito ancora di più l’importanza della fiera che stiamo organizzando: le wearable tech sono la tecnologia del futuro, tutti devono quindi iniziare a capire da subito la loro utilità!
Quale tra gli oggetti oggi in vendita e che non hai vorresti indossare e perchè ?
Bella domanda, sono indecisa tra il braccialetto anti pigrizia, che ti stimola quando si accorge che non sei in movimento da un pó di tempo, e il calzino intelligente, che rileva la postura assunta quando cammini e ti corregge.
Questa cosa del calzino intelligente mi ha spiazzato, spero inventino presto quelli che non si spaiano in lavatrice. Quale oggetto non ancora sviluppato, presente nella mitologia o nei tuoi sogni, vorresti possedere, indossare o/e sviluppare e perchè ?
Quando viaggio la cosa che odio di più e portarmi dietro troppa roba, ma purtroppo è inevitabile. Quello che desidero è poter andare in giro senza documenti, cellulare, portafogli, macchina fotografica, computer e perché no anche senza dover pensare ai cambiamenti climatici che potrebbero esserci durante la giornata. Vorrei avere tutto a disposizione senza averlo materialmente con me! Sono certa che questo momento arriverà presto, la tecnologia ci sorprende giorno dopo giorno e magari l’anno prossimo, nella seconda edizione del Wearable Tech Torino, potrò provare con mano il dispositivo dei miei sogni.
Te lo auguro !
Un grazie ad Alessia per la cortese disponibilità ed un in bocca al lupo per le sue attività.
Visita il SITO WTT
Visita il SITO J.E.T.o.P.
IL WTT 2015 È STATO REALIZZATO GRAZIE A:
PATROCINI
Città di Torino, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, Città metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Consulta Regionale dei Giovani.
CON IL SOSTEGNO DI
Politecnico di Torino, Consiglio Regionale del Piemonte, Consulta Regionale dei Giovani.
PARTNER
Startup Revolutionary Road, Google Developer Group Torino, I3P – Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, Treatabit, IQUII, 2i3T – Incubatore Imprese Università di Torino.
PARTNER TECNICI
Lingotto Fiere, P&P Italia, STMicroelectronics, 3Doers.
MEDIA PARTNER
MeetIoT, Joomla! Festival, Zeromag, Engitel, Lupokkio.
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